Riflessione speculare consente a una persona di apparire come se stessi in uno specchio, mentre la fotografia utilizza una lente convessa per rallentare i fasci di luce per ricreare un'immagine "reale" di qualsiasi cosa si trovi davanti all'obiettivo. Sia gli specchi che la fotografia utilizzano raggi di luce che rimbalzano su una superficie per creare rispettivamente un'immagine transitoria o permanente.
The Law of Reflection definisce come le immagini si riflettono su superfici specchiate. Quando un raggio di luce si avvicina a uno specchio, rimbalza su quella superficie secondo uno schema prevedibile. L'angolo con cui un raggio di luce si riflette su una superficie è uguale all'angolo di riflessione, risultando in tal modo un'immagine di oggetti illuminati da quei raggi di luce.
Nella fotografia, un'immagine viene creata da raggi di luce che si muovono attraverso una lente convessa. La struttura della lente e l'angolo con cui la luce attraversa la lente determina il percorso della luce attraverso l'obiettivo. L'angolo cambia quando l'oggetto fotografato viene avvicinato o allontanato dall'obiettivo, producendo immagini più piccole o più grandi. L'angolo di curvatura dell'obiettivo è costante, motivo per cui a volte gli oggetti appaiono sfocati o sfocati quando sono troppo vicini all'obiettivo e troppo lontani.