Non vi è alcuna reale indicazione che la cosiddetta "Città perduta di Atlantide" sia mai esistita in quanto le origini del mito che circonda la città fittizia possono essere ricondotte agli scritti del filosofo greco Platone, che scrisse su un continente chiamato Atlantide nel 360 aC Sebbene non ci sia alcuna prova che Atlantide sia mai esistita, ci sono state numerose segnalazioni di ricercatori o esploratori che si suppone trovino il sito della città perduta, e ci sono alcuni studiosi che credono che il la città era reale. Ad esempio, nel 2011, Phillip Reeder, professore presso l'Università della Florida meridionale, ha annunciato di aver trovato quello che credeva essere l'ex sito di Atlantide nel Donana National Park in Spagna.
Sebbene l'annuncio del professor Reeder sia il risultato di studi accademici e di un'attenta esplorazione, non esiste un modo reale per dimostrare che il sito che ha trovato è quello della città descritto da Platone. La scoperta di Reeder è nata come risultato di una ricerca condotta sulla base di "indizi" trovati nella descrizione di Platone di Atlantide. Secondo i testi originali, Atlantide fu distrutta da disastri naturali, inclusi terremoti e inondazioni, che portarono la città ad essere "inghiottita dalla terra".