William Shakespeare usa una metafora in "Romeo e Giulietta" quando Lady Capulet paragona Parigi a un libro. Due altri esempi si verificano quando Romeo paragona Giulietta al sole e quando Parigi paragona Giulietta a un fiore e la sua tomba a un letto nuziale.
In Act I, Scene 3, Lady Capulet descrive Parigi come un libro in una metafora estesa che include le parole: "Questo prezioso libro d'amore, questo amante non legato". Nel secondo atto, Scena 2, Romeo dice di Giulietta, quando la scorge sul balcone, "Che luce passa attraverso la finestra? /E 'l'est, e Giulietta è il sole." In Act V, Scene 3, Paris si reca alla tomba per piangere Juliet e dice "Dolce fiore, con i fiori il tuo letto nuziale che spargo".