La poesia vittoriana è definita poesia scritta durante il regno della regina Vittoria dal 1837 al 1901. Le caratteristiche che definiscono la poesia vittoriana sono la sua attenzione sugli elementi sensoriali, i suoi temi del conflitto tra religione e scienza, e il suo interesse per le leggende medievali e favole.
Una delle principali caratteristiche che definiscono la poesia vittoriana è che è pittorica, il che significa che usa immagini dettagliate per trasmettere pensieri ed emozioni. Mentre molti poeti usano le immagini, i vittoriani hanno fatto un ulteriore passo avanti. Hanno usato elementi sensoriali per descrivere idee astratte come le lotte tra religione e scienza.
La religione era un tema comune nella poesia vittoriana. "On the Origin of Species" di Darwin è stato pubblicato nel 1859 e ha avuto un grande impatto su un mondo che si stava già spostando verso una prospettiva scientifica del mondo. Il libro fomentò polemiche sulla natura dell'esistenza e della mortalità che si riflettevano in molte poesie vittoriane, in particolare quelle di Alfred, Lord Tennyson.
Sebbene i poeti vittoriani si occupassero di problemi sociali del giorno, erano anche profondamente interessati al passato. La nostalgia e il sentimentalismo erano temi comuni e molti poeti vittoriani attingevano a favole medievali come la leggenda di Re Artù per le fonti di ispirazione.