Il poema di Robert Frost "Fuoco e ghiaccio" utilizza figure retoriche come il paradosso, la sineddoche, l'understatement e l'allitterazione. Un paradosso ha elementi contraddittori che potrebbero essere veri, una sineddoche è una parte di qualcosa che rappresenta il suo intero, una sottovalutazione sottovaluta e un'allitterazione ha linee che iniziano con lo stesso suono.
Nel poema, la frase "Ma se dovesse perire due volte" è un paradosso, mentre l'uso delle sineddoche è in "Il calore dell'amore e il freddo dell'odio sono visti come dotati di potere cataclismico". Inoltre, nelle prime due righe c'è un'allitterazione che inizia con "Some say", mentre l'ultima parola "suffice" sottolinea l'understatement del poema con ironia. Con la natura distruttiva delle emozioni umane come tema, il poema lirico fa un cenno a "Inferno" di Dante Alighieri nelle sue nove righe.