La caduta di Edipo inizia non appena viene lasciato morto da suo padre come un bambino in risposta alla profezia secondo cui Edipo ucciderebbe suo padre e sposerebbe sua madre. Edipo prosegue inconsapevolmente uccidere suo padre e sposare sua madre, dimostrando che il suo destino era predeterminato.
Edipo si reca a Delfi per parlare con l'Oracolo nel tentativo di apprendere la verità sui suoi genitori. L'Oracolo gli dice semplicemente che ucciderà suo padre e avrà rapporti sessuali con sua madre. Edipo, pensando che i suoi genitori vivano in una città diversa, va a Tebe nel tentativo di allontanare la profezia. Lungo la strada incontra il suo vero padre, il re Laio, e lo uccide dopo un alterco tra i due. Edipo arriva a Tebe e supera in astuzia la Sfinge, che salva la città. In suo onore, i cittadini fanno di lui il loro re e lo implorano di sposare la vedova del re, Giocasta. Questo sigilla il suo destino, poiché Edipo ha ucciso suo padre e sposato sua madre. Una volta che ha appreso la verità, si acceca e va in esilio.
La morale dietro la storia è che un uomo non può correre o cambiare il suo destino una volta determinato. Il personaggio di Edipo faceva parte di "The Theban Plays", una trilogia scritta da Sofocle. Il filosofo Aristotele sostenne che l'opera "Edipo il re", che è inclusa nella trilogia, fu il più grande esempio di tragedia.