Mercutio usa le abilità di combattimento della spada di Tybalt come metafora del suo personaggio, scartando il suo stile alla moda e preciso perché gli manca spontaneità e creatività quando combatte. Mercutio afferma anche che la precisione di Tybalt deriva dal desiderio di rivendicare insulti e richiedere un combattimento in modo che possa mettersi in mostra, quindi gira una frase sull'uso del francese da parte di Tybalt per indicare che ha invece una malattia venatoria francese.
Mercutio deride Tebaldo in modo estensivo e feroce. Sebbene riconosca che Tybalt è un abile spadaccino, attribuisce queste capacità all'educazione e al desiderio di avere un bell'aspetto piuttosto che un talento naturale o un'inclinazione.
Nell'Atto 3 Scena 1 di "Romeo e Giulietta", Mercutio si oppone e provoca Tybalt, che sta cercando Romeo. Quando Romeo arriva, Tybalt chiede di combatterlo; quando Romeo rifiuta, Mercuzio prende invece la spada e i due duelli. Mentre Romeo tenta di fermare la lotta e si mette fisicamente tra i due duellanti, Tybalt trafigge Mercuzio e fugge.
Romeo e Mercuzio hanno due reazioni diverse all'improvvisa violenza e morte. Romeo maledice il destino per averlo costretto a combattere con Tybalt, cugino di Juliet, e rafforza l'atmosfera di tragico destino che permea "Romeo e Giulietta". Tuttavia, Mercuzio muore maledire i Montecchi e i Capuleti per la loro faida, invece di maledire Tybalt.