La volta, che letteralmente tradotto dall'italiano significa "girare", è un dispositivo usato per cambiare tono o pensiero in un sonetto, ed è usato in modo diverso a seconda che il sonetto sia italiano, dove la volta sarà essere dopo la prima ottava, o Shakespeare, dove ha usato prima il distico finale, in stile. Quasi tutti i sonetti tradizionali, specialmente i poemi più classici, saranno caratterizzati da una volta.
Ci sono una serie di sottili differenze tra il sonetto shakespeariano e il sonetto italiano, o pertrarchal, oltre a dove apparirà la volta.
Un sonetto shakespeariano è tradizionalmente composto da tre quartine con uno schema in rima di abab, cdcd, efef, gg. La volta si trova prima del distico finale, in cui l'argomento o il pensiero sono riassunti dal poeta con le righe finali.
I sonetti italiani sono suddivisi in due sezioni, l'ottava (le prime otto righe), seguita da un sestetto (la sezione finale di sei righe). Di solito le ottave usano lo schema in rima di abbaabba, seguito dalla volta. Nei sonetti italiani, la volta segnala anche un cambiamento quantificabile nello schema di rima, ed è probabilmente più pronunciato che in un sonetto shakespeariano come risultato. Lo schema del sestetto finale può variare e gli schemi possono includere cdcede, cdedce o cdcdcd.