La diffusione facilitata è considerata trasporto passivo perché le sostanze passano attraverso una membrana cellulare con l'aiuto di un vettore proteico e in questo processo non viene utilizzata energia cellulare. I soluti utilizzano la diffusione facilitata per spostarsi dalle aree di concentrazione più elevata in aree a bassa concentrazione.
La diffusione facilitata è un metodo di trasporto passivo che consente a molecole considerevoli, cariche o idrofile, che non possono utilizzare il processo di semplice diffusione, di viaggiare attraverso la membrana cellulare con l'aiuto di proteine di membrana. Queste proteine si trovano in tutto lo strato di fosfolipidi e connettono l'interno e l'esterno della cellula. Senza la protezione di queste proteine di membrana, gli ioni e le molecole polari che usano il trasporto passivo sarebbero respinti dalle parti idrofobiche della membrana cellulare, rendendo impossibile la diffusione. Questo processo è anche noto come trasporto agevolato.
Ci sono due diverse proteine di membrana utilizzate nel processo di diffusione facilitata: proteine carrier e proteine di canale. Le proteine carrier si legano a una molecola per trasportarla attraverso la membrana cellulare. Le proteine del canale creano un passaggio che consente alle molecole e agli ioni di diffondersi attraverso la membrana cellulare, consentendo il passaggio con vari segnali. Questo passaggio è forgiato all'interno di una regione idrofila della membrana cellulare.