La teoria delle particelle di Democrito afferma che ogni organismo nell'universo è costituito da particelle così minuscole che nulla di più piccolo è possibile. Democrito considerava quelle particelle, comunemente note come atomi, come immutabili e indistruttibili. Ha anche sostenuto che alcune particelle possiedono caratteristiche diverse, il che spiega i vari tipi di materia in tutto l'universo.
Democrito, insieme a Leucippo ed Epicuro, propose le prime visioni sulle forme e sulla connettività degli atomi. Credeva che gli atomi si muovessero sempre, differissero per dimensioni, forma e temperatura e fossero invisibili. Questi uomini ragionavano sul fatto che la solidità del materiale corrispondeva alla forma degli atomi coinvolti. Secondo la Robinson Library, Democrito si oppose all'idea empirica che spiriti, dei e demoni controllavano la natura.
La teoria dell'evoluzione usava gli aspetti della teoria delle particelle di Democrito come argomento. Ha sempre creduto che ci siano ragioni concrete e realistiche per cui l'universo esiste. Democrito ha ricevuto molte critiche pubblicamente e da colleghi studiosi per il suo ragionamento sulla creazione dell'universo. Un argomento valido e spesso usato mette in dubbio l'esistenza degli atomi se non sono visibili. L'idea alla base della scienza è di avere prove fattuali, mentre la credenza sta avendo fiducia in ciò che non può essere visto. Pertanto, alcuni credono che questa credenza scientifica sia discutibilmente ipocrita.