Il più antico sistema politico degli antichi fenici era basato su una monarchia sotto il dominio diretto di un re. Questo tipo di governo fu in seguito sostituito da una repubblica in una delle città più importanti della Fenicia. Diversi secoli più tardi, fu istituita una forma di governo federale, che riuniva tre stati principali.
La Fenicia era un'antica civiltà rinomata per la cultura del commercio marittimo del suo popolo, che fiorì e si diffuse in tutta la regione mediterranea. I fenici erano famosi per le loro abilità di navigazione che permettevano loro di stabilire varie colonie lungo la costa mediterranea. La società fenicia era strutturata in città-stato, dove ogni territorio è politicamente indipendente dalle altre città-stato. La più importante di queste unità amministrative comprendeva Tiro, Sidone, Byblos, Aradus, Utica, Cartagine e Tripoli.
Le città-stato fenicia erano inizialmente governate da re, dove la regalità era considerata una questione di discendenza divina. I monarchi erano considerati governanti legittimi e venivano scelti esclusivamente all'interno dei circoli interni delle case reali fenicie. Tuttavia, il potere esercitato dal re di una città-stato era in gran parte limitato da mercanti ricchi e dominanti, che controllavano questioni di interesse generale. In alcune città-stato, come Tiro, Byblos e Sidone, il re era consigliato da un gruppo di anziani.
Durante il tempo di Nabucodonosor II, il sistema monarchico di Tiro fu sostituito da una forma di governo repubblicana, guidata da "suffeti" o da giudici. Questi nuovi leader servivano solo a breve termine, dove due suffeti possono amministrare gli affari politici simultaneamente. Quando i Persiani conquistarono i Fenici, le città-stato di Tiro, Sidone e Arado furono formate in una federazione.