L'evaporazione da grandi corpi idrici, come i mari e i laghi tropicali, è una delle fonti di vapore acqueo nell'aria. Altre fonti includono i processi biologici naturali di piante e animali, come la respirazione e la traspirazione.
Il vapore acqueo atmosferico può anche derivare da attività umane, come l'agricoltura, l'irrigazione di prati e l'abbellimento del terreno. Altre fonti di vapore acqueo comprendono alterazioni geografiche provocate dall'uomo, come l'acqua evaporata dai canali, i laghi artificiali e i bacini artificiali dietro le dighe.
Il vapore acqueo è anche un sottoprodotto della combustione; la combustione di gas naturale, petrolio e altri combustibili fossili contribuisce anche alla quantità di vapore acqueo nell'atmosfera. L'estrazione di acqua da fonti sotterranee come le falde acquifere per bere e l'irrigazione è un'altra fonte antropogenica di vapore acqueo.
Il vapore acqueo è il gas serra più abbondante della Terra, che rappresenta oltre il 95% dell'effetto serra, secondo il NOAA. Sebbene questo gas sia così critico per il futuro del clima terrestre, si può fare ben poco per alterare il ciclo naturale dell'acqua della Terra e cambiare significativamente la quantità di vapore acqueo nell'aria. Tutti i contributi umani al vapore acqueo atmosferico rappresentano solo lo 0,001% della quantità totale nell'atmosfera.
