Le immagini sensoriali, conosciute come "immagini" in letteratura, sono quando un autore usa un linguaggio descrittivo per coinvolgere uno dei cinque sensi del lettore. Questo rende un testo più potente perché il lettore può facilmente immagina le azioni oi personaggi di una storia o di un poema. Gli scrittori usano anche le immagini per creare un tono o uno stato d'animo specifici.
Il glossario di Bedford dei termini critici e letterari distingue tre usi del termine "immagini". Il primo si riferisce al gruppo di immagini che si trovano in un testo nel suo complesso, mentre il secondo si riferisce a immagini di parole specifiche che fanno appello ai cinque sensi di vista, udito, gusto, odore o tatto. Il terzo uso si riferisce al linguaggio figurativo, come la similitudine o la metafora. La similitudine paragona due cose dissimili usando le parole "mi piace" o "come;" la metafora confronta anche due oggetti diversi, ma senza l'uso esplicito di "mi piace" o "come".
Il poeta Pablo Neruda impiega immagini impressionanti nel suo lavoro. Nel poema "Ode to My Socks", usa la similitudine "due calzini morbidi come conigli" per invocare vividamente il senso del tatto. Qualche riga in basso, descrive i suoi piedi attraverso la metafora: "I miei piedi erano due pesci fatti di lana, /due lunghi squali /blu mare, attraversati da un filo d'oro." Qui, usa principalmente immagini collegate alla vista, ma l'uso della parola "lana" richiede anche il tocco.
Un altro uso di immagini, sinestesia, comporta il mescolare due o più sensi nella stessa immagine. Ad esempio, la frase "la voce d'oro del violoncello" mescola la vista ("d'oro") con l'udito ("voce").