Voltaire, nato François-Marie Arouet, fu uno dei più famosi pensatori o filosofi dell'illuminazione francese. Come autore, Voltaire ha lavorato su diversi media, tra cui romanzi, racconti, opere teatrali, saggi, poesie e opuscoli. Il suo lavoro più famoso è probabilmente la satira graffiante, "Candido", sottotitolato "Ottimismo".
Voltaire nacque in una famiglia borghese nel 1694. All'inizio degli anni '20, la sua scrittura era già abbastanza scandalosa da guadagnarsi prima esilio a Tulle nel 1715 e poi imprigionamento nella Bastiglia nel 1717. Voltaire era un esplicito oppositore della religione radicale e ha scritto ampiamente sull'argomento. Il suo "Dictionnaire philosophique", in particolare, era un'opera enciclopedica che sposava il razionalismo illuminista agli insegnamenti della chiesa cattolica. Anche Voltaire si è opposto alla pena capitale e alla tortura in un'epoca in cui l'esercizio di ognuno era comune.
Gli scritti filosofici di Voltaire spesso mostravano la sua intensa creatività e arguzia, insieme alla capacità di analizzare la società e le sue ipocrisie. Il suo racconto breve "Micromega", ad esempio, non solo assalta le concezioni filosofiche, teologiche e scientifiche del genere umano, ma offre una delle primissime storie di fantascienza che coinvolgono i viaggi nello spazio. "Candido" affronta anche questioni di filosofia, descrivendo le fragilità delle visioni del mondo positivista attraverso il vagabondare di uno sventurato idiota-savant. Oltre alle sue opere filosofiche, Voltaire ha anche scritto poesie e drammi, tra cui una rielaborazione della tragedia greca classica, "Edipo".
Sebbene Voltaire abbia subito persecuzioni nel suo paese d'origine e poi esiliato all'estero in Inghilterra, alla fine è tornato a casa, morendo nel sonno a Parigi nel 1778, circa un decennio prima dell'inizio della rivoluzione francese, una lotta in cui molti idealisti e pensatori invocavano spesso il suo pensiero.