La sociologia è lo studio della società umana, comprese le sue origini, lo sviluppo, il funzionamento e l'organizzazione. Considerato il più giovane delle scienze, il termine "sociologia" fu coniato nel 1838 da Auguste Comte. Filosofo e scienziato di formazione, Comte riteneva che la sociologia dovesse basarsi sull'osservazione e sulla classificazione piuttosto che sulla speculazione e l'autorità. Ci sono due scuole di studio nella disciplina, quella formale e quella sintetica (dalla sintesi).
I seguaci della scuola formale credevano nel limitare la portata del loro lavoro a fattori che potevano essere chiaramente definiti. George Simmel riteneva che le interazioni sociali assumessero varie forme, come le relazioni cooperative, competitive e subordinate. Altri membri della scuola formale hanno sostenuto che i tipi di relazione e le loro sottocategorie rappresentavano circa 650 forme di interazione umana. Un famoso membro della scuola formale, Max Weber, riteneva che la sociologia si dovesse occupare dei sistemi politici come manifestazioni del comportamento sociale.
I seguaci della scuola sintetica hanno favorito una fusione, o sintesi, di varie aree di studio. Le tre principali divisioni della scuola sintetica erano la morfologia sociale, che riguardava la dimensione della popolazione, la densità e la distribuzione; struttura sociale di gruppi e istituzioni; e fisiologia sociale, che analizza istituzioni come religione, diritto ed economia. Karl Mannheim, un leader della scuola sintetica, ha lavorato sulle questioni di leadership e consenso nelle società moderne.
