Gli angeli costituiscono figure importanti in moltissime religioni mondiali, incluse tutte e tre le fedi abramitiche: ebraismo, islam e cristianesimo. Inoltre, gli angeli e le credenze angeliche si trovano nel Baha'i, nel Zoroastrismo e nel Sikhismo.
Nel giudaismo, gli angeli sono spesso posti in una gerarchia specifica, formando in ranghi che procedono dagli ordini più alti a quelli più bassi. Ad esempio, il Chayot Ha Kodesh è considerato il più alto di 10 gradi menzionati negli scritti del grande filosofo ebreo medievale Mosè Maimonide. L'ebraismo riconosce anche angeli specifici, con Michele, Gabriele, Raffaello e Uriel tra i più comunemente riconosciuti.
Non sorprende che il cristianesimo abbia ereditato gran parte della tradizione angelica ebraica, con angeli specifici che svolgono ruoli importanti in diversi episodi scritturali. Tra i più significativi, si dice che l'angelo Gabriele abbia informato Maria della sua concezione verginale di Gesù e confortò Gesù nell'orto del Getsemani nelle ore prima del suo processo e della sua morte.
Gabriel svolge un ruolo altrettanto importante, se non più importante, nell'Islam, essendo colui che ha agito come trasmettitore della rivelazione letterale di Dio a Maometto, una recitazione che ha portato alla registrazione verbale incarnata nel sacro Corano. Nell'Islam, gli angeli sono i prodotti della luce e non hanno libero arbitrio. L'Islam non riconosce il potenziale per gli angeli caduti che si sono arresi alla propria hybris e hanno disobbedito a Dio. Invece, gli spiriti maligni sono incarnati nei Jinn.
Nello Zoroastrismo, ogni persona è dotata di un angelo custode, chiamato Fravashi, e gli angeli sono ritenuti creature benevoli che proteggono non solo gli esseri umani ma anche altre creature.