Un esempio di ossimoro in "Romeo e Giulietta" viene dal primo atto, scena in cui Romeo dice, "O amore rissoso! O amorevole odio!" William Shakespeare fece un uso abbondante di ossimori nella sua tragedia. Un ossimoro è una frase o frase che utilizza termini apparentemente contraddittori. Brawling non sembra sinonimo di amore, né ama con odio.
Romeo continua in quello stesso discorso ad usare molti altri ossimori quando dice: "O pesante leggerezza, seriosa vanità /caos deforme di forme apparenti! /Piuma di piombo, fumo luminoso, fuoco freddo, salute malata!" Usando questi ossimori, Shakespeare permette a Romeo di mostrare quanto sia confuso dalle sue nuove emozioni d'amore per Juliet.
Juliet stessa usa un ossimoro nel primo atto, scena ii, quando dice "Buonanotte, buonanotte, la separazione è un dolore così dolce". La parola "dolce" non è solitamente usata per descrivere "dolore". Quando Giulietta scopre nel terzo atto che Romeo ha ucciso suo cugino Tybalt, usa gli ossimori per descrivere l'uomo che ama che ha fatto questo terribile atto contro la sua famiglia dicendo che è un "tiranno magnifico". Questo ossimoro mostra quanto il suo cuore sia lacerato a questo punto da Romeo. La parola "ossimoro" è in realtà un ossimoro poiché deriva da due parole greche che sono opposti: acuto e opaco.