La letteratura africana può essere divisa in tre categorie distinte: precoloniale, coloniale e postcoloniale. La letteratura precoloniale assume spesso la forma di racconti orali che a volte sono accompagnati dalla musica e si concentrano sulla figura del truffatore. La letteratura coloniale esamina gli orrori della schiavitù e il commercio degli schiavi, rivoltandosi contro il colonialismo e traendo ispirazione dal passato dell'Africa. La letteratura postcoloniale si concentra sullo scontro tra culture indigene e coloniali, esprimendo speranza per il futuro dell'Africa.
All'interno di queste categorie vi è un sottoinsieme di donne africane che si concentrano sulle prove che le donne affrontano in un paese patriarcale e colonialista. Il loro lavoro spesso contiene sottotemi di donne che trovano forza nella reciproca compagnia quando vengono abbandonate o allontanate dai loro mariti e padri, che a loro volta sono soggiogati dagli inglesi. Le narrazioni descrivono le lotte delle donne che cercano di tenere insieme le loro famiglie e preservare le loro culture, ma spesso si trovano sovrascritte dagli uomini.
Man mano che la letteratura africana cominciava a essere scritta e pubblicata nelle lingue europee, alcuni studiosi hanno criticato il suo posto nella comunità accademica africana. Altri vedono la contraddizione come un simbolo dell'eterno conflitto tra identità africane e inglesi. Tuttavia, alcuni scrittori sostengono che l'Africa non può tornare al suo passato e che è importante riconoscere e capire come il paese sia stato modificato da una presenza straniera.