Come leggi un cardiofrequenzimetro?

Come leggi un cardiofrequenzimetro?

Sviluppare la capacità di leggere e interpretare un tracciato ECG richiede molto tempo e richiede una grande esperienza clinica. Utilizzare una striscia ritmica di carta e un righello metrico per misurare l'altezza e la larghezza esatte delle varie forme d'onda per sviluppare il più alto livello di esperienza clinica.

  1. Informazioni sugli elettrocardiogrammi

    Un elettrocardiogramma è la tecnologia utilizzata per creare il tracciato visualizzato su un monitor cardiaco. Un ECG consiste di forme d'onda che corrispondono agli eventi elettrici che si verificano nel cuore durante un singolo battito cardiaco. Queste forme d'onda sono chiamate onde P, Q, R, S, T e U. Identificarli è fondamentale per capire l'ECG. Un ECG viene spesso eseguito in diverse configurazioni note come lead. Le seguenti informazioni riguardano i tracciati ottenuti in Lead II.

  2. Identifica l'onda P

    L'onda P è il primo evento elettrico visibile su un tracciato ECG e rappresenta la depolarizzazione dell'atrio sinistro, che è l'evento che avvia la contrazione del cuore. Un'onda P normale devia verso l'alto sopra la linea di base.

  3. Identificazione del complesso QRS

    Il complesso QRS rappresenta la depolarizzazione e la contrazione del ventricolo sinistro. Inizia con un'onda Q deviata verso il basso seguita da un'onda R deviata verso l'alto e quindi un'onda S deviata verso il basso. Un normale complesso QRS sembra un "V" rovesciato. Un complesso QRS di forma anomala indica spesso un tipo di blocco cardiaco.

  4. Identifica l'onda T

    L'onda T rappresenta la ripolarizzazione ventricolare. Normalmente appare come una forma d'onda piccola, piuttosto appiattita che si sposta verso l'alto. Le onde T a spillo alto a volte indicano un livello di potassio anormalmente alto nel sangue, mentre un'onda T ampia e ampia è spesso indicativa di un tipo di attacco cardiaco noto come infarto miocardico con elevazione del tratto ST o STEMI.

  5. Identifica l'onda U

    L'U segue l'onda T e appare come una forma d'onda leggermente appiattita che si sposta verso l'alto. Rappresenta la ripolarizzazione di fibre specializzate nel cuore chiamate fibre di conduzione di Purkinje. L'onda U non è visibile in tutti gli ECG.

  6. Determina la frequenza cardiaca

    Un modo semplice per determinare la frequenza cardiaca consiste nel contare il numero di complessi QRS al minuto sul monitor cardiaco. Quando si utilizza carta ECG, contare il numero di quadrati grandi tra ciascuna onda R e dividerlo per 300 per determinare la frequenza. Utilizzare questo calcolo solo per i tracciati ECG in cui la frequenza cardiaca rientra nel limite normale da 60 a 100 battiti al minuto.

  7. Determina la frequenza cardiaca per ritmi veloci o lenti

    Se una persona ha un battito cardiaco molto veloce, determina la frequenza contando il numero di piccoli quadrati tra le onde R e dividi il numero per 1.500. Per ritmi molto lenti o irregolari, conta il numero di onde R in una striscia ritmica di 10 secondi e moltiplica il numero per 6.