André-Marie Ampère fondò e chiamò la scienza dell'elettrodinamica, che alla fine divenne nota come elettromagnetismo, secondo l'Enciclopedia Britannica. L'ampere, che è l'unità per misurare la corrente elettrica, prende il nome dopo di lui.
Ampère ha dimostrato che, a seconda che le correnti fluiscano nella stessa direzione o in direzioni opposte, due fili paralleli che trasportano correnti elettriche si respingono o si attraggono, rispettivamente. Da questi risultati sperimentali ha applicato la matematica nel generalizzare le leggi fisiche. Ampère stabilì il principio che alla fine divenne la legge di Ampère. La legge di Ampère afferma che l'azione reciproca di due lunghezze di fili che trasportano corrente è proporzionale alle loro lunghezze e alle intensità delle loro correnti.