I delfini usano l'ecolocalizzazione per comunicare l'uno con l'altro e per localizzare gli oggetti nei loro ambienti circostanti. Indipendentemente dal fatto che i delfini utilizzino l'ecolocalizzazione per scopi sociali, come la comunicazione, o per trovare ed evitare ostacoli, il meccanismo di ecolocalizzazione usa le stesse tecniche. I delfini generano raggi o onde di suoni di clic, quindi si fermano per attendere una risposta, da un altro delfino o da un oggetto.
I delfini emettono rumori per l'ecolocalizzazione creando piccole vibrazioni con le loro labbra foniche. Questo movimento è simile ai suoni ronzanti prodotti dall'uomo, ma produce una gamma di suoni molto più complessa. Dopo aver emesso i suoni, i delfini si fermano per alcuni secondi per ricevere un feedback importante sull'ambiente circostante. A seconda della lunghezza richiesta da un'onda per produrre un eco e della durata dell'eco prodotta, i delfini possono identificare la dimensione, la forma e la distanza degli oggetti, compresi gli elementi fissi come le barriere coralline e il fondo dell'oceano.
I delfini usano l'ecolocalizzazione per verificare la velocità con cui viaggiano (rispetto agli oggetti vicini) e anche per tracciare il percorso delle creature che si muovono verso di loro. Possono persino identificare la struttura interna o la composizione degli oggetti (gli oggetti più leggeri producono più echi e vibrazioni) per ottenere una comprensione di ciò che li circonda.