"Un salmo della vita" è una poesia scritta da Henry Wadsworth Longfellow. Il sottotitolo recita "Ciò che il cuore del giovane disse al salmista". È la risposta del poeta alla cieca fede nella religione, specialmente al cristianesimo.
"Un salmo della vita" dice al lettore in molti modi diversi di vivere la vita al massimo. Longfellow scrive che "La tomba non è l'obiettivo", sostenendo il tema carpe diem del poema. L'oratore dice anche: "Non fidarti del futuro, che bello!" e "Agisci, - recita nel presente vivente!"
Anche "Un salmo" sembra essere una risposta a come le persone vengono dette a vivere secondo la religione, principalmente il cristianesimo. Il sottotitolo, "Ciò che il cuore del giovane disse al salmista", indica che il poema è una risposta alla dottrina cristiana. L'oratore dice: "Non essere come il bestiame muto e guidato!" Qui sembra riferirsi a coloro che seguono la religione cristiana e assumono che ciò che sono nutriti attraverso il testo religioso è vero. Il giovane oratore di Longfellow smentisce completamente la fede cristiana, arrivando perfino a dire: "Perché l'anima è morta che sonnecchia". Ciò suggerisce che il giovane crede che l'aldilà non esiste come suggerito dal cristianesimo. Se l'aldilà non esiste, allora dobbiamo vivere per il nostro tempo sulla Terra e per il presente.