La cultura della Georgia coloniale ruotava attorno alla schiavitù e all'agricoltura. La Georgia, che faceva parte delle Southern Colonies, era la più giovane delle 13 colonie britanniche originali.
La Georgia fu noleggiata da re Giorgio II a James Edward Oglethorpe nel 1732. Oglethorpe inizialmente mise al bando la schiavitù quando la colonia fu fondata, insieme al liquore. Tuttavia, la schiavitù divenne presto legale attraverso il voto di maggioranza della gente. Oltre alla schiavitù, la Georgia dipendeva pesantemente dalle sue numerose piantagioni per la crescita economica. Il clima e la posizione geografica della colonia ne hanno fatto un luogo favorevole per l'agricoltura. C'era un'abbondanza di terreno fertile dove venivano coltivate colture e la colonia era costellata da ampi fiumi che rendevano conveniente il trasporto. La Georgia divenne il principale produttore di noci, arachidi e pesche.