Sebbene sia spesso ricordato come migliore per la citazione "Penso, quindi lo sono anch'io", il filosofo e matematico, René Descartes, sviluppò anche il sistema di coordinate cartesiane, apportò contributi significativi al campo dell'ottica e ideò un modello meccanicistico di fisica. Oltre ad essere considerato il padre della filosofia moderna, basato principalmente sulla sua rottura con la tradizione scolastica-aristotelica precedentemente aderita, Descartes è anche considerato una delle figure più importanti nella rivoluzione scientifica che stava avvenendo nel 17 ° secolo. Una delle sue imprese più ambiziose fu lo sviluppo di una teoria sistematica della deduzione e della conoscenza basata su uno scetticismo metodologico che alla fine crebbe nel razionalismo europeo del XVII secolo.
Diffidente del ragionamento basato sulle percezioni sensoriali, che riteneva potessero essere ingannevoli, Descartes si proponeva di determinare una premessa di base che si dimostrasse pienamente resistente a tutte le forme di dubbio. La sua famosa affermazione "Penso, quindi sono" fu il risultato di questa ricerca, e pose le basi per una linea di ragionamento basata sulla deduzione e sulle spiegazioni causali esistenti all'interno di un quadro meccanicistico.
Il sistema matematico sviluppato da Descartes e intitolato a lui, il sistema di coordinate cartesiane, si è rivelato estremamente influente fungendo da ponte tra la geometria e l'algebra. Ha aperto la strada agli sviluppi successivi del calcolo e dell'analisi matematica. Il sistema di Descartes forniva un mezzo innovativo mediante il quale le equazioni potevano essere espresse geometricamente in un piano bidimensionale basato sulle loro coordinate all'interno del campo grafico delle assi xey che aveva progettato.