Sir Isaac Newton nutrì un ampio numero di interessi, che abbracciavano varie discipline accademiche. Tra i più famosi ci sono l'ottica, la meccanica e la matematica, ma Newton era anche affascinato da questioni di storia, filosofia, religione, alchimia e chimica.
Nel campo dell'ottica, Newton si interessò ai lavori dei precedenti pensatori Robert Boyle e Robert Hook, e nel corso di diversi anni perfezionò sempre più la sua sperimentazione con i prismi. In definitiva, Newton ha determinato che la luce bianca è in realtà la combinazione di raggi individuali a colori infiniti. Certamente, l'opera più famosa di Newton è probabilmente quella che riguarda la gravitazione e le leggi del moto, idee che hanno gettato le basi per la fisica moderna. Sempre in matematica, Newton è stato uno dei sostenitori originali del nuovo campo di calcolo, con Gottfried Leibnitz come l'altro principale sviluppatore.
Nonostante la sua propensione per le scienze, Newton possedeva ancora più testi dedicati alle discipline umanistiche. Nel regno della religione, Newton era particolarmente interessato al modo in cui la profezia giudeo-cristiana poteva essere usata per capire meglio Dio, in particolare il suo ruolo provvidenziale come manifestato in natura. Newton era anche desideroso di riconciliare alcuni aspetti della mitologia greca con gli insegnamenti della Bibbia, e aveva almeno un lavoro inedito che dettagliava la sua stessa padronanza della filosofia pre-socratica. Newton possedeva innumerevoli estratti di manoscritti riguardanti l'alchimia e cercò in definitiva di dimostrare che tutta la materia era composta da particelle minuscole, dure e mobili. Sperava che svelando gli elementi esoterici e mistici dell'alchimia, tale conoscenza potesse essere rivelata in modo più efficace.