Gli scienziati usano molti tipi di modelli fisici per prevedere e capire ciò che non possono osservare direttamente. I modelli fisici vanno dal modello di Bohr dell'atomo ai modelli dell'universo, che illustrano le orbite dei pianeti intorno il Sole. Di solito, i modelli creano qualcosa di molto piccolo più grande o qualcosa di grande più piccolo.
Mentre il modello di Bohr dell'atomo non è accurato nel suo ritratto della natura delle orbite degli elettroni, è stato il primo modello fisico che ha incorporato la teoria dei quanti e ha fornito una comprensione del comportamento degli elettroni, secondo l'Enciclopedia Britannica. Ogni modello fisico ha i suoi limiti e non sempre fornisce una rappresentazione completa di ciò che avviene in natura.
La doppia elica è un modello fisico del DNA che aiuta gli scienziati a visualizzare le strutture del DNA e la sua funzione nella riproduzione genica. La creazione di questo modello, come molti altri, dipendeva dall'uso di dati sperimentali.
Gli scienziati usano spesso modelli generati al computer insieme a modelli fisici. Sebbene esistano limitazioni, i modelli generati al computer possono fornire maggiori dettagli rispetto ai modelli fisici. Ad esempio, un modello di computer dell'universo, descritto da The Atlantic, è reso come un cubo con 350 milioni di anni luce su ciascun lato, costruito da 12 miliardi di pixel tridimensionali. Tentare di catturare le dimensioni dell'universo con un modello fisico produrrebbe un risultato molto meno impressionante.