Il primo metodo di test del DNA è stato inventato nel 1984 da Sir Alec Jeffreys, un genetista britannico. Jeffreys ha utilizzato un film a raggi X per analizzare le differenze tra il DNA di diversi individui. Jeffreys ha anche sviluppato il primo metodo di profilazione del DNA nel 1985, utilizzando la tecnologia RFLP per trovare marcatori specifici per determinati individui.
La prima analisi del DNA è stata utilizzata come prova in tribunale in un caso di paternità che riguardava la custodia di un ragazzo ghanese. Jeffreys ha usato il suo metodo a raggi X per dimostrare che il ragazzo era strettamente imparentato con i suoi presunti genitori, risolvendo così il caso.
La prima volta che l'analisi del DNA è stata utilizzata in un'indagine criminale del 1985, utilizzando una combinazione del metodo a raggi X e del polimorfismo della lunghezza del frammento di restrizione.
L'RFLP comporta l'amplificazione o la creazione di più copie di marcatori del DNA che differiscono da individuo a individuo. Questo facilita notevolmente l'analisi a raggi X ed è stato utilizzato per costruire database di DNA di individui per una rapida identificazione.