I pianeti interni, Mercurio, Venere, Terra e Marte, sono costituiti da rocce silicate e metalli pesanti come ferro e nichel, mentre i pianeti esterni, Giove, Saturno, Urano e Nettuno, sono costituiti per lo più di gas, secondo Universe Today. I pianeti esterni sono suddivisi in giganti gassosi, costituiti principalmente da idrogeno ed elio e giganti del ghiaccio, composti per lo più da metano, ammoniaca e acqua.
Nonostante siano costituiti principalmente da gas, i pianeti esterni hanno un nucleo roccioso. Tuttavia, sono ancora meno densi e situati più lontano dal sole rispetto ai pianeti interni o terrestri. Gli astronomi sono in grado di determinare come si formano i pianeti studiando la struttura del sistema solare e altri sistemi planetari più giovani che si trovano in vari stadi di sviluppo.
La teoria dominante, secondo HowStuffWorks, afferma che il vento solare che emana dal sole soffiava gli elementi luminosi, principalmente i gas, verso le orbite esterne. La gravità quindi ha attirato questi elementi facendoli formare delle palle giganti. La scoperta di Jupiters caldi nel 1995, tuttavia, ha intaccato questa teoria. I Jupiter caldi sono un tipo di gigante gassoso che orbita molto vicino al sole. Gli astronomi teorizzano che tali pianeti si formano lontano dal sole e poi si avvicinano attraverso la migrazione orbitale.