Secondo la Georgia State University, i processi metabolici producono calore liberando l'energia immagazzinata nelle fonti di cibo. Proprio come un fuoco produce calore rilasciando parte dell'energia contenuta nei legami chimici del combustibile, gli esseri umani e altri animali liberano l'energia che si trova nei legami chimici degli alimenti che consumano. I processi metabolici funzionano molto più lentamente del fuoco, quindi non si raggiungono temperature simili a quelle del fuoco.
La Georgia State University spiega che gli umani non sono in grado di utilizzare tutta l'energia che rilasciano dal cibo. Circa la metà dell'energia in un alimento viene convertita nella valuta energetica del corpo, chiamata adenosina trifosfato o ATP. L'altra metà dell'energia viene utilizzata per mantenere la temperatura relativamente alta del corpo, mentre il resto viene irradiato. Nel corso di circa 24 ore, gli esseri umani rilasciano la stessa quantità di energia prodotta da una lampadina da 100 watt.
La Georgia State University afferma che ci sono due parti del metabolismo. Il primo, chiamato catabolismo, consiste nel scomporre molecole come glucosio e carboidrati per liberare l'energia al loro interno. Il secondo componente del metabolismo è chiamato anabolismo. L'anabolismo è un processo costruttivo, in cui il corpo produce muscoli e altre strutture.