L'architettura romana consisteva di numerose strutture, stili e soluzioni utilitarie che sono ancora utilizzate in tempi moderni. Ad esempio, i Romani hanno reso popolare l'uso della cupola e dell'arco. Il loro uso di acquedotti e sistemi fognari ha rivoluzionato la scienza dell'ingegneria civile.
Una delle influenze più notevoli dell'architettura romana sulle costruzioni moderne è l'uso delle colonne. I tribunali americani spesso presentano un design a colonna che evoca gli edifici di Roma. Gli archi sono anche un importante contributo romano all'architettura occidentale. Sebbene i Romani non abbiano inventato l'arco (la struttura risale alla Mesopotamia nel II millennio a.C.), ne fecero ampio uso in un modo senza precedenti. Mentre le culture precedenti avevano usato solo sporadicamente l'arco per gli scarichi sotterranei, i romani lo applicavano a porte, ponti e acquedotti. I sistemi di acquedotto romano sono stati i progetti più ambiziosi del loro genere nel mondo antico e hanno notevolmente influenzato i moderni sistemi idrici pubblici.
Anche il sistema di risanamento romano era innovativo. L'acqua corrente scorreva attraverso le latrine (un precursore della toilette) e trasportava i rifiuti attraverso una complessa rete di canali di scolo verso un ruscello vicino. Sebbene la conoscenza di questo sistema fognario sia andata perduta durante il Medioevo, ingegneri e architetti dell'era moderna hanno sviluppato metodi di smaltimento dei rifiuti pubblici molto simili a quelli usati dai Romani. L'architettura moderna è anche in debito con l'antica Roma per aver aperto la strada all'uso del cemento.
