Secondo il Journal of National Cancer Institute, le ghiandole e i dotti di Skene trovati nelle femmine sono omologhi alla prostata maschile. La fonte usa il termine "prostata femminile" per riferirsi a questa struttura.
L'articolo sulla rivista rileva che la prostata femminile ha un significato clinico e che vari studi hanno dimostrato la sua esistenza in modo inequivocabile. Gli autori proseguono affermando che, data l'esistenza di tessuto prostatico nelle femmine, il termine "prostata femminile" può essere applicato alle ghiandole e ai dotti dello Skene. Chiamare la struttura della prostata femminile è più accurata di qualsiasi altra terminologia perché la struttura non è di natura extraprostatica.