La teoria del controllo sociale di Travis Hirschi sulla delinquenza giovanile affermava che il comportamento delinquenziale era causato da una mancanza di attaccamenti sociali. In seguito, modificò le sue idee e propose la teoria del crimine di autocontrollo, che suggerì che i crimini sono stati commessi a causa di opportunità criminali e mancanza di autocontrollo e che il grado di genitorialità che un bambino ha ricevuto è stato il fattore determinante nel decidere se avrebbe commesso crimini o meno.
Nel 1969, Travis Hirschi espose la sua teoria del controllo sociale nel suo libro "Cause della delinquenza". Ha affermato che l'assenza di legami sociali e la mancanza di interazione sociale con genitori, insegnanti, amici e altri ha causato una diminuzione dell'accettazione delle norme sociali e del riconoscimento della morale, esacerbando le tendenze verso la delinquenza giovanile.
Nel 1990, Hirschi ha collaborato con Michael R. Gottfredson al libro "A General Theory of Crime", in cui hanno proposto che il livello di autocontrollo di una persona si stabilizzasse all'età di 8 anni, a seconda di come è allevato come un bambino. Ciò ha messo molta responsabilità sul fatto che un bambino avrebbe o meno commesso crimini sui genitori. Secondo Hirschi e Gottfredson, un bambino allevato in un ambiente stabile sarebbe molto meno probabile che commetta crimini rispetto a un bambino che è stato trascurato o abusato. Secondo l'Enciclopedia Britannica, queste teorie divennero molto popolari tra i criminologi in America, anche se furono ampiamente criticate come intrinsecamente imperfette.