Alcuni esempi di gruppi storicamente oppressi includono persone di origine africana, persone di fede ebraica e persone di origine asiatica. Poiché l'oppressione è strettamente legata alla condizione di essere percepiti come "estranei", l'identità dei gruppi oppressi varia a livello regionale, e le persone oppresse in un'area possono essere oppressori altrove.
L'oppressione si basa sulla discriminazione, che si basa su differenze percepite o reali. Per questa ragione, l'oppressione diventa una condizione imposta ai gruppi di minoranza, che hanno meno potere, da gruppi di maggioranza, che ne hanno di più. La discriminazione appare negli Stati Uniti in situazioni in cui un gruppo è percepito come diverso dallo standard in continua evoluzione di ciò che è considerato "normale". Alcuni di questi gruppi includono afro-americani, nativi americani e immigrati provenienti da Europa, Asia e America centrale e meridionale.
In altre regioni del mondo, lo standard evolutivo del "normale" dà origine a diverse forme di discriminazione e oppressione. Ad esempio, gli albini nati da popolazioni nere nell'Africa sub-sahariana vengono spesso evitati per il timore di essere il risultato di qualche avvenimento malefico. In India, le persone sono discriminate e oppresse a causa di un sistema di caste complesso che delinea lo status sociale alla nascita. La dicotomia tra insider e outsider è in gran parte responsabile per determinare chi sarà oppresso.
