Achnanthes placentuloides, Chamaepinnularia justa e Pinnuavis aleemii sono tre esempi delle diatomee trovate sulla Terra. Gli scienziati ritengono che ci siano da 20.000 a 2 milioni di diverse specie di diatomea sul pianeta, secondo l'Università di Colorado, Boulder.
Le diatomee sono un tipo di alghe con una parete cellulare molto particolare. La parete cellulare è fatta di silice, dando alla diatomea una struttura vetrosa che impedisce danni all'organismo. Le diatomee prosperano in ambienti umidi, quindi si trovano spesso in terreno umido, corteccia d'albero e corpi idrici.
Poiché le diatomee producono il proprio cibo attraverso la fotosintesi, molte specie vivono nei primi 200 metri di laghi, oceani e altri corpi idrici in modo da poter sfruttare l'energia del sole. Alcune diatomee esistono come organismi unicellulari, mentre altre formano colonie o filamenti semplici.
Le diatomee si riproducono attraverso un processo chiamato riproduzione vegetativa. Invece di produrre due cellule identiche, la riproduzione vegetativa produce due celle leggermente più piccole della cellula madre. Di conseguenza, le celle di diatomee continuano a ridursi ogni volta che si dividono. Quasi tutte le diatomee sono organismi microscopici, che misurano da 2 a 500 micron. Poiché le diatomee sono così piccole, gli scienziati devono usare microscopi elettronici a scansione o microscopi ottici per visualizzare le loro strutture.