Le minacce alle foreste decidue includono la pioggia acida, il taglio netto degli alberi e l'introduzione di specie non indigene. Queste minacce mettono a repentaglio l'atmosfera e la vita degli organismi che vivono in foreste temperate decidue in diversi modi. Sebbene derivino da diverse fonti, gli effetti negativi sulle foreste decidue contribuiscono al declino della salute e persino delle dimensioni delle foreste nel tempo, cambiando il loro paesaggio e compensando delicati equilibri ecosistemici.
La pioggia acida, una minaccia causata dall'uomo, danneggia le foreste decidue in diversi modi. Questo inquinamento deriva dalle emissioni dei veicoli e dall'inquinamento causato dalle centrali elettriche mentre bruciano combustibili fossili. Le particelle tossiche si accumulano nell'atmosfera, quindi si rilasciano sulla terra sotto forma di pioggia acida. Questa pioggia chimica colpisce principalmente gli alberi e le loro foglie. Stordisce la crescita delle foglie degli alberi, rendendole più piccole e meno efficienti nella produzione di bacche e semi. A loro volta, gli alberi soffrono di una minore capacità riproduttiva. Inoltre diventano più vulnerabili alle malattie e ai danni da insetti e gelo.
L'introduzione di specie non autoctone minaccia anche le foreste temperate decidue. Queste specie prosperano negli habitat forestali e compensano le catene dell'ecosistema naturale. Esse competono con le piante e gli animali nativi per il cibo, le risorse e la terra, a volte uccidendo completamente le popolazioni native. Infine, le foreste temperate subiscono un taglio netto o la rimozione di vaste aree di copertura degli alberi. Gli umani liberano ampie aree per creare terreni agricoli o raccogliere legname, lasciando le foreste frammentate e danneggiate.