Il vulcano Vesuvio eruttò nel 79 dC per due giorni, seppellendo le città di Ercolano e Pompei sotto cenere e flussi piroclastici, uccidendo circa 16.000 persone. Il Vesuvio contiene la lava di andesite, noto per il suo esplosivo eruzioni.
Plinio il Vecchio scrisse sull'eruzione in dettaglio in due lettere scritte a Tacito. Un grande terremoto ha preceduto l'eruzione nel 62 d.C. danneggiando Pompei e Napoli. Plinio notò che i terremoti erano comuni nella zona e disarmanti. I terremoti che presagivano l'eruzione del 79 d.C. iniziarono giorni prima ma furono ignorati. Plinio affermò che una colonna si alzò dal vulcano a mezzogiorno e, di notte, i flussi piroclastici iniziarono ad emergere, stimati oggi dagli scienziati ad essere più caldi di 572 gradi Fahrenheit.
Questa eruzione pliniana, che si riferisce a grandi e violente eruzioni, ha creato enormi colonne di cenere, roccia e gas nell'aria per oltre 20 miglia e con oltre 100.000 volte la forza della bomba atomica a Hiroshima. Sono stati fatti cast di 1.044 corpi a Pompei e 322 attorno a Ercolano. Il vulcano ha emesso vapore vicino alla sua base negli ultimi anni, anche se dal 2014, il Vesuvio non è scoppiato dal 1944, quando ha causato problemi alle forze alleate durante la seconda guerra mondiale, tra cui la distruzione di aerei e la chiusura di una base aerea. p>