Il "Federalista n. 78" è un saggio scritto da Alexander Hamilton, che spiega le sue opinioni sulla corretta struttura e il ruolo del ramo giudiziario in una democrazia costituzionale. Il saggio ha avuto un'enorme influenza, e molte delle idee che Hamilton espose nel saggio divennero parte della Costituzione degli Stati Uniti.
In "Federalista n. 78", Hamilton spiega che il ramo giudiziario dovrebbe agire come un controllo sul potere costituzionale del ramo legislativo determinando se le leggi approvate dal Congresso si allineano con i poteri loro conferiti dalla Costituzione degli Stati Uniti. Nel sistema di Hamilton, i tribunali possono invalidare una legge che ritengono incostituzionale. Hamilton ha insistito sul fatto che il sistema giudiziario deve essere completamente distinto dagli altri due rami di governo, legislativo ed esecutivo. Hamilton ha anche discusso della lunghezza del mandato di un giudice federale in carica. Sentiva che i giudici, una volta nominati, dovrebbero restare in carica finché mostrano "buon comportamento", anche se lascia la definizione di buon comportamento vaga. La maggior parte delle idee discusse in questo documento sono state incorporate nella Costituzione degli Stati Uniti e nelle costituzioni di numerosi Stati.
"Federalista n. 78" è solo uno degli 85 saggi inclusi in "The Federalist Papers", che erano una serie di documenti scritti da Hamilton, James Madison e John Jay. I documenti hanno gettato le basi per la Costituzione e hanno avviato la ratifica.