I Maya sacrificarono gli umani per motivi religiosi, come dedicare un tempio, pregare gli dei per i favori e prevenire i disastri naturali. I sacrifici umani hanno anche segnato occasioni speciali, come l'incoronazione di un nuovo re. A volte i perdenti nei giochi sportivi venivano sacrificati come il prezzo della sconfitta.
I Maya non praticavano il sacrificio umano tanto spesso quanto gli Aztechi, poiché i loro sacrifici cerimoniali di solito comportavano la macellazione di animali, come giaguari, cani, cervi o pappagalli. I leader religiosi e politici hanno anche eseguito salassi rituali dalle proprie parti del corpo, come le orecchie e la lingua. Il sangue è stato poi spalmato di idoli o ritualmente bruciati. Tuttavia, durante le feste e i rituali, i Maya praticavano occasionalmente sacrifici umani su schiavi e prigionieri acquistati. Gli scavi dimostrano che anche i bambini piccoli venivano usati come offerte sacrificali.
Molto spesso le vittime venivano tenute giù dai loro quattro arti mentre i loro cuori venivano rapidamente estratti. A volte venivano uccisi con frecce, lanciati da un'altezza o decapitati. Il cuore e il sangue erano parte integrante del significato ritualistico dell'evento. I sacrifici umani hanno segnato eventi politici, come le incoronazioni, per far apparire il sovrano più simile a Dio. I sacrifici umani dopo gli eventi sportivi potrebbero essere stati i pagamenti alle divinità che hanno aiutato la squadra vincente.