Gli individui che sono vergognati, vittime di bullismo o discriminati sulla base di giudizi preconcetti del loro aspetto, disabilità o stili di vita sono vittime di stigmatizzazione. Gli individui stigmatizzati non rientrano nella definizione di "normale" della società. Gli esempi includono prostitute, pazienti mentali, tossicodipendenti o persone con deformità fisiche, secondo About.com.
Nel 1963, l'autore Erving Goffman ruppe lo stigma sociale in tre tipi: tratti caratteriali, limitazioni fisiche e identificazione di gruppo. Gli individui che soffrono di disturbi mentali, alcol o tossicodipendenza, omosessualità, disoccupazione o tentativi di suicidio vengono ingiustamente percepiti dalla società come deboli, immorali o disonesti. Quelli con differenze fisiche, come l'eccesso di peso, sono spesso visti dalla società come pigri, con volontà debole, eccessivamente indulgenti o con intelligenza inferiore alla media. La stigmatizzazione si verifica anche in base all'identità di gruppo, inclusi nazionali, religiosi o razziali.