Una delle cause della guerra dei trent'anni (1618-1648) è stata la crescente tensione religiosa e politica tra cattolici e cristiani protestanti. Gli effetti della guerra includevano la creazione della pace di Westfalia e un inizio per rifare i confini religiosi e politici in Europa.
L'imperatore del Sacro Romano Ferdinando II, un cattolico, cominciò a interferire con la pratica del cristianesimo protestante dai suoi sudditi. I protestanti, a loro volta, cercarono aiuto da nazioni protestanti come la Gran Bretagna, la Danimarca e la Repubblica Olandese. Questa mossa spinse Ferdinando a cercare aiuto dai paesi cattolici, come quelli sotto il pontificato, così come dalla Spagna e dalla popolazione cattolica della Germania. Dopo diverse prime vittorie, la parte cattolica finì per scatenare una feroce resistenza da parte del re Gustavo Aldofo della Svezia protestante.
Dopo che ciascuna delle due parti aveva segnato diversi successi, la Pace di Westfalia creò una pace provvisoria, se non addirittura armoniosa, tra le fazioni in guerra. Alcuni storici vedono la fine della guerra come la fine delle guerre di religione che in precedenza avevano scosso il continente. La pace ha infine aperto la strada alla creazione di nazioni veramente singole in Europa. In una nota più oscura, la guerra aveva decimato una buona parte della popolazione europea.