Il saggio di Ralph Waldo Emerson, "Self-Reliance", incoraggia le persone a seguire i loro istinti e idee naturali piuttosto che conformarsi alla consistenza e agli ideali spesso falsi della società. Il saggio è diviso in tre parti principali divisioni: i valori e le barriere dell'autosufficienza, dell'autosufficienza e dell'individuo, dell'autosufficienza e della società.
Il saggio inizia con Emerson che afferma che è molto più vantaggioso per un individuo pensare per se stessi piuttosto che accettare ciecamente le opinioni degli altri. In questa prima sezione di "Self-Reliance", Emerson elabora la natura infantile che bisogna coltivare per raggiungere l'individualismo maturo. I bambini mancano di esitazione, cinismo e paure, rendendoli molto meno capaci di essere costretti a un particolare modo di pensare, e molto più propensi a seguire le proprie voci interiori.
Nella seconda sezione, Autosufficienza e Individuo, Emerson offre suggerimenti per le persone che cercano la natura trascendente dell'autosufficienza. Concentrandosi profondamente su ciò che ritiene una pratica dannosa, Emerson discute su come gli umani si concentrano troppo sui risultati e sulla gloria degli eroi, delle élite e del valore degli oggetti. Il valore è creato dagli umani, quindi la persona autosufficiente è colei che vede il valore in tutte le cose, specialmente nella conoscenza e nell'avventura. Esorta le persone a evitare la cortesia, il conforto e l'ipocrisia per la verità, l'integrità e l'onestà.
Nella sezione finale del saggio di Emerson, parla dei benefici che le persone autosufficienti possono apportare alla società. Si concentra sulla necessità dell'autosufficienza nella religione, nella cultura, nelle arti e nella società nel suo insieme.