Un esempio storico di pregiudizio e discriminazione è l'omicidio di massa del popolo ebraico commesso dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Altri esempi includono la schiavitù, il sessismo e altre forme di razzismo e persecuzioni delle minoranze, come le violazioni dei trattati che confiscano la terra dei nativi americani, l'organizzazione di Klu Klux Klan e l'internamento dei giapponesi-americani durante la seconda guerra mondiale.
Durante il XIX secolo, un pregiudizio contro il popolo ebraico esisteva in Europa, dove molti li consideravano una razza inferiore contenente tratti fisici e di personalità unici. Alcune nazioni consideravano persino gli ebrei un elemento estraneo nella loro cultura, uno che poteva causare contaminazione tra la popolazione nativa. Questo pregiudizio prevalente ha portato alla discriminazione degli ebrei in Germania quando i nazisti li hanno costretti a indossare la stella di David, e alla fine li ha costretti a campi di concentramento, uccidendo milioni di persone.
La schiavitù è una discriminazione contro una certa razza che è esistita sin dalla prima civiltà. Babilonia, l'antico Egitto, la Grecia e Roma hanno tutti usato il lavoro degli schiavi per aiutare a costruire le loro società. La schiavitù del popolo afro-americano esisteva negli Stati Uniti fino alla sua abolizione nel 1853.
Il pregiudizio e la discriminazione contro gli afro-americani sono continuati negli Stati Uniti dopo la guerra civile. Gli stati meridionali stabilirono le discriminanti leggi Jim Crow che richiedevano agli afro-americani di avere bagni separati, autobus e scuole, che erano legali fino al caso della Corte Suprema degli Stati Uniti del 1954 contro Brown Board of Education.