Il consumo eccessivo o le persone che consumano risorse più velocemente di quanto possano essere reintegrate è la causa principale dell'esaurimento delle risorse. La sovrappopolazione, lo sviluppo industriale e tecnologico, l'erosione, la deforestazione, la pesca eccessiva, l'irrigazione, l'estrazione e l'inquinamento contribuiscono anch'essi al problema.
La velocità con cui le persone consumano risorse naturali per il cibo, per ripararsi, per generare energia e per fabbricare prodotti è insostenibile. Le risorse naturali comprendono acque sotterranee, foreste, suolo, combustibili fossili e animali marini. Oltre al consumo diretto, gli effetti dell'inquinamento e del cambiamento climatico mettono in pericolo le risorse. Ad esempio, i ghiacciai che alimentano diversi fiumi importanti si stanno sciogliendo; questo potrebbe portare alla siccità in futuro.
La sovrappopolazione non solo aumenta il consumo di cibo, ma intensifica anche la necessità di riparo e spazio vitale. La bonifica delle foreste per creare spazi per le fattorie e lo sviluppo delle aree urbane porta alla deforestazione e la costruzione consuma risorse minerarie come sabbia, ghiaia e pietrisco. La deforestazione spesso porta all'erosione e all'esaurimento del suolo, e alcune pratiche agricole introducono tossine nel suolo e esauriscono le riserve idriche. Le industrie si espandono per soddisfare le richieste della crescente popolazione mondiale, consumando quantità crescenti di risorse.
Riutilizzare articoli non biodegradabili, come borse per la spesa e bottiglie di vetro, riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche, abbassa la domanda di nuovi prodotti e limita il consumo di materie prime. Il riciclaggio conserva allo stesso modo le risorse.