Anassimandro, un filosofo greco che visse a Mileto nel VI secolo, è accreditato dell'invenzione della prima mappa. Le prime mappe conosciute sono legate al cielo e risalgono al 16.500 a.
Gli antichi erano preoccupati della geografia, ei primi tentativi di tracciare mappe risalgono all'8.000 a.C., quando il popolo di Babilonia usava le mappe create con tecniche di rilevamento. Furono gli antichi greci a perfezionare la scienza della cartografia. Anassimandro disegnò la prima mappa del mondo conosciuto ma, sfortunatamente, la sua mappa e tutte le ricerche che eseguì per disegnarla non sopravvissero.
Dopo Anassimandro, vari filosofi e scienziati greci disegnarono mappe, tra cui Ecateo di Mileto, Erodoto, Tolomeo ed Eratostene. Aristotele è quello accreditato con la dimostrazione della sfericità della Terra. Tolomeo ha portato uno dei contributi più importanti allo sviluppo della cartografia, il suo atlante in otto volumi denominato "Geographia" è un prototipo di ciò che diventerebbe la mappatura moderna.
Anche i romani, i cinesi, gli indiani e i mongoli si preoccuparono di disegnare mappe del mondo come era loro noto. Fu solo dopo il periodo delle grandi scoperte geografiche nel Medioevo che furono rese disponibili le mappe complete della Terra.