Nel 1912 vi furono numerosi fattori che portarono al collasso dell'impero cinese, in particolare il potere crescente dei paesi europei all'interno e intorno alla Cina. Le due Opium Wars combattute tra Cina e Gran Bretagna hanno avuto un ruolo nel crollo.
Le Opium Wars hanno portato la Gran Bretagna a prendere il controllo di Hong Kong e della Cina, perdendo territori in Francia e Giappone. Tutto ciò ha portato ad un risentimento ancora maggiore della dinastia Qing al potere da parte dei contadini cinesi. Un altro motivo dietro questo risentimento è stato il fatto che la famiglia dominante era il Manco dal nord, mentre la maggior parte del popolo cinese era Han.
La crescente influenza straniera ha portato alla Ribellione dei Boxer nel 1900, un enorme movimento anti-stranieri guidato dai contadini cinesi. I militari della dinastia Qing alla fine si unirono alla lotta contro le potenze europee ma non furono in grado di apportare miglioramenti significativi alla situazione. Questo portò alla rivoluzione repubblicana di Sun Yat-sen nel 1911, causando l'ultimo imperatore della Cina, il 6enne Hsian-T'ung, a dimettersi nel febbraio del 1912.
Dopo essersi dimesso, Hsian-T'ung cambiò il suo nome in Henry Pu-Yi. Gli fu concesso di vivere nel palazzo imperiale della Città Proibita fino al 1924, quando fu costretto all'esilio.