C'erano circa 25.000 persone che morirono durante la Guerra Rivoluzionaria Americana. La guerra iniziò con la battaglia di Lexington e Concord, il 19 aprile 1775, e durò fino alla firma del Trattato di Parigi il 3 settembre 1783. La guerra era tra la Gran Bretagna e le 13 colonie americane, con la Francia che si schierava dalla parte dei coloni nel 1778.
La rivoluzione americana fu il culmine di crescenti tensioni tra i coloni e i loro governanti britannici. Il governo britannico tentò di aumentare le tasse nelle colonie, con il timbro Act (1765), Townshend Tariffs (1767) e Te Act (1773). I coloni non approvavano un aumento delle tasse senza la loro rappresentanza nel governo e chiedevano pari diritti ai residenti britannici. La violenza avvenne, nel 1770, con gli inglesi che uccisero cinque uomini durante il massacro di Boston. Nel 1773, i Bostoniani gettarono nel porto di Boston 342 casse da tè per protestare contro la legge sul tè. Il Congresso continentale si riunirà, nel 1774 e nel 1775, per discutere l'indipendenza; tuttavia, la battaglia di Lexington e Concord iniziò la guerra, prima che venisse presa una decisione.
Durante i successivi otto anni gli inglesi e i coloni hanno combattuto una guerra che ha coperto tutte e 13 le colonie. Grandi battaglie si sono verificate a Saratoga, Fort Ticonderoga, Valley Forge e Yorktown. Il 19 ottobre 1781, Charles O'Hara, il deputato del generale britannico, si arrese al generale George Washington. Questo segnò la fine dei combattimenti, ma le truppe britanniche rimasero di stanza in zone come Charleston. La rimozione delle truppe iniziò nel 1782. Il 3 settembre 1783 fu firmato il Trattato di Parigi, che segna la fine ufficiale della guerra e il riconoscimento da parte degli inglesi dell'indipendenza americana.