Nell'opera teatrale "Giulio Cesare", Artemidoro è un insegnante di retorica che cerca di mettere in guardia Cesare da quelle cospirazioni contro di lui. Artemidoro esprime un grande rispetto per Cesare. Questo richiama l'attenzione a un tempo in cui Cesare era celebrato in tutto il mondo; mentre gli uomini che complottano per ucciderlo ora lo vogliono morto, non è sempre stato così.
Entra in Act II: Scene 3 con una lettera che descrive la trama della vita di Cesare. Artemidoro è un maestro di retorica prosperità, ma la sua lettera a Cesare contiene solo fatti. Questa recita diretta della trama dei traditori, tuttavia, non può salvare con successo la vita di Cesare. Cesare è talmente convinto della sua statura da dio che non può credere di poter morire per mano di un semplice mortale.