La prima persona a dividere la luce bianca in colori spettrali con un prisma fu il prete italiano Francesco Maria Grimaldi, nel 1665. Isaac Newton introdusse il termine spettro di colori nella sua "Nuova teoria su luce e colori, "che fu pubblicato nel 1672 e descrisse esperimenti condotti nel 1666.
Gli esperimenti di Newton furono progettati per confutare una teoria allora popolare secondo cui la luce era un'onda e lo spettro emesso da un prisma era causato dal prisma che corrompeva o colorava l'onda. Newton riteneva che la luce fosse composta da particelle colorate che si univano per formare il bianco. Lo ha dimostrato utilizzando due prismi in successione per dividere e quindi ricombinare la luce bianca. Newton ha anche nominato i sette colori che costituiscono lo spettro: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto.