Domenico Fontana, un architetto italiano, scoprì le rovine di Pompei nel 1549, ma non fu scavato fino al 1748. Le città di Ercolano e Pompei nell'Italia meridionale furono conservate sotto strati di cenere dopo il Monte Il Vesuvio eruttò nel 79 d.C.
Il Vesuvio causò terremoti in 62 o 63 d.C. ma giacque in letargo fino a quando i terremoti della terra presagirono l'eruzione del 79 d.C. Plinio il Giovane, uno storico che vive nel golfo di Napoli, scrisse lettere che descrivono il suo resoconto di testimoni oculari. Il Vesuvio emetteva rocce e gas caldi fusi, coprendo le città di cenere calda, pomice e frammenti rocciosi. Le vittime sono morte per caldo e asfissia. Scheletri e artefatti sono stati preservati e successivamente scoperti, tra cui armi, mobili, chiavi e utensili. Sebbene Fontana scavasse un tunnel attraverso Pompei nel tardo XVI secolo, fu solo nel 1748 che Pompei fu scavata.