La smagnetizzazione del metallo avviene spostando i dipoli che gli conferiscono le qualità magnetiche. Questo può essere fatto colpendo il metallo con un martello una volta allineato correttamente e riscaldandolo sopra la temperatura di Curie.
Il più semplice di questi è posizionando il metallo in modo tale che i poli nord e sud siano rivolti verso est-ovest. Il metallo viene quindi colpito più volte con un martello e quindi valutato di nuovo per il magnetismo. La logica dietro questo è che l'azione di colpire il metallo rende i dipoli più disorganizzati, specialmente quando il pezzo di metallo non è allineato in un orientamento nord-sud.
Un altro modo per smagnetizzare il metallo consiste nel riscaldare il pezzo di metallo appena sopra la sua temperatura di Curie, che è la temperatura alla quale i dipoli sono più mobili, senza dover fondere il metallo. Una volta fatto, il pezzo di metallo viene nuovamente posizionato in un orientamento est-ovest e poi colpito leggermente più volte. Riscaldare il metallo prima di colpirlo facilita lo spostamento dei dipoli, il che significa che la smagnetizzazione sarà probabilmente più efficace. Prima di farlo, tuttavia, è importante determinare il punto Curie del metallo per sapere esattamente quanto riscaldarlo.